La
parola Alchimia deriva da Al (articolo determinativo, in arabo) e Kemi
(Terra Nera, l'antico nome dell'Egitto), indicato come Terra di origine
dell'Arte. Ed è proprio in Egitto che i filosofi greci andarono alla
ricerca della Conoscenza, in quell'Egitto famoso per la sua
Architettura, per la sua Cultura ed anche per l'immensa Biblioteca di
Alessandria, in cui si dice veniva custodito tutto il sapere antico.
Gli
Egizi avevano una spiritualità molto diversa da come intendiamo oggi la
religione, era molto più pratica, sostanziale, molto più simile ad
un'idea di Magia o di utilizzo delle energie naturali e sovrannaturali.
La cosa più importante che uno poteva possedere inell'antico Egitto era heku, o il potere magico. Heku era simile a ciò che oggi si può chiamare prana, qi o ki nei sistemi orientali e poteva essere acquisito, accumulato e proiettato ed era sperimentato come una forza definita o energia.
Il modo principale per ottenere heku nell'antico Egitto era attraverso l'identificazione con varie divinità o neter. Il neter era visto sia come una figura semi-storica, sia come una concreta manifestazione di idee ed energie astratte dette archetipi, nel linguaggio moderno
Fra il I ed il III secolo dopo Cristo, fu in Egitto, ed in particolare ad Alessandria che nacque l'Ermetismo (dal nome del dio Hermes/Mercurio, assimilato al dio egizio Thoth) dalla fusione delle culture egizia e greca all'interno dell'Impero Romano.
Con la caduta dell'Impero Romano e l'ascesa del Cristianesimo, passato da perseguito a persecutore, l'Alchimia si ritrasse e sopravvisse segretamente o apertamente mostrata con una simbologia sempre più complessa ed a volte persino in contraddizione tra i vari autori.
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